Capelli: è possibile tingere?
Uno dei dubbi che mi sono venuti più di una volta soffrendo di psoriasi del cuoio capelluto è se fosse possibile o meno tingere i capelli. Tendenzialmente la risposta è sì, è possibile tingere i capelli, ma è necessario avere qualche accortezza in più.
Fai un test su una piccola zona della pelle
Per prima cosa, come d’altronde consigliano anche i produttori di tinte, se è la prima volta che utilizzate un prodotto fate un test su una zona ristretta della pelle. Il test può essere fatto sull’avambraccio interno oppure direttamente sul cuoio capelluto: dopo 2 giorni riuscirete a capire se il prodotto testato vi causa reazioni o meno e decidere quindi se utilizzarlo per tingere i capelli.
Leggi l’etichetta
Dal momento che chi soffre di psoriasi del cuoio capelluto ha già la pelle irritata e sensibile, è consigliabile leggere l’etichetta del prodotto che si intende utilizzare. Infatti, in particolare nelle tinture scure, può essere presente la parafenilendiammina (PPD) che spesso ha dimostrato di essere molto irritante per chi soffre di psoriasi. A maggior ragione in questo caso, è importante fare un test cutaneo, se non addirittura evitare il prodotto. In commercio possiamo trovare anche tinte PPD-free!
Le tinte chiare contengono generalmente perossido di idrogeno (ovvero acqua ossigenata) e decoloranti: anche questi due componenti possono creare problemi, ma comunque meno della parafenilendiammina.
Non tingere durante la fase acuta
Se la vostra psoriasi è in una fase acuta e il prurito non vi dà pace, aspettate di averla sotto controllo prima di cambiare colore dei capelli!
Le maschere colorate
Un’altra opzione che ho sperimentato personalmente sono le maschere colorate, adatte soprattutto a chi ha i capelli abbastanza chiari o a chi ha solo qualche capello bianco. Sono semplicissime da usare: si applicano con un paio di guanti dopo lo shampoo, a capelli bagnati e si lasciano in posa qualche minuto. Esistono di molte tonalità diverse e se ne vanno via dolcemente in 5-7 lavaggi (la durata varia a seconda del prodotto e del tipo di capello). Quando l’effetto non è più quello che desiderate, è sufficiente ripetere l’applicazione… oppure se siete stufe, perché non cambiare tonalità?
L’hennè
Esiste poi l’alternativa naturale (che fa anche bene ai capelli): l’hennè! È possibile acquistarlo puro in erboristeria (anche se bisogna fare un po’ di pratica per imparare ad usarlo), oppure utilizzare delle tinture a base di hennè, che di solito contengono anche altre piante. Queste ultime esistono in varie tonalità e sono quindi più pratiche da utilizzare e con risultati più certi. Uno dei difetti dell’hennè puro è la sua colorazione rossiccia, che può non piacere a tutti.
Infine, ricordate che anche le piante possono dare dei problemi di allergia, quindi anche qui è preferibile fare un test su una piccola zona della pelle e, nel caso non si utilizzi hennè puro (quello rossiccio), dare uno sguardo all’etichetta alla ricerca di eventuale parafenilnediammina.
… Un piccolo trucco utile
Una possibilità interessante è quella di ridurre al minimo il contatto della tinta con in cuoio capelluto.
Quindi, se dovete fare mèches, shatoosh o balayage non ci sono problemi, non si applicano sul cuoio capelluto ma esclusivamente sui capelli: via libera!
Se invece volete tingere tutto potete applicare (con tanta pazienza) sul cuoio capelluto della vaselina, che vi proteggerà dagli agenti irritanti presenti nei prodotti aprendovi un sacco di possibilità!
Fonti: Everydayhealth.com e Healthline.com